COS’E’?
Il progetto Cernobyl della associazione La Rondine Odv si propone di aiutare concretamente i bambini bielorussi organizzando soggiorni di risanamento, della durata di circa 5 settimane, presso famiglie, in vari periodi dell’anno.
PERCHE’?
L’iniziativa non intende solamente offrire una vacanza ai bambini. La maggior parte di loro, anche se sani, ha molti problemi di salute causati dalle radiazioni e un mese lontano dalle aree in cui vivono serve molto. L’effetto benefico ha, purtroppo, una durata limitata, per questa ragione intendiamo far venire i bambini più volte, ma anche un solo mese in tutta la vita può essere utile.
COSA FARE?
Potete offrire la Vostra ospitalità a questi bambini.
I BAMBINI COSTITUISCONO UN PERICOLO PER NOI?
No, una persona che ha ricevuto radiazioni non può contaminarne un’altra. Potete ospitare il bambino con la certezza che ciò non costituisce pericolo. I radionuclidi che possono essere assorbiti da parte dei bambini bielorussi sono principalmente a decadimento alfa e beta, con limitato potere di penetrazione, quindi, a differenza di quelli usati in radiodiagnostica a decadimento gamma, non influenti sull’ambiente esterno. Il Centro Tematico “Radioattività Ambientale” di ARPA ha confermato, sulla base di analisi effettuate, che la presenza corporea di Cesio-137 rilevata in alcuni bambini non è tale da comportare problemi di contaminazione e/o esposizione ai soggetti ospitanti.
CHE ETA’ HANNO E CHI SONO?
I bambini hanno 7/9 anni al momento del primo invito. Sono bambini provenienti da famiglia quelli che assegniamo alle famiglie italiane. Nessun bambino con tutela diversa da quella dei genitori proveniente da istituto viene da noi dato in ospitalità all’interno di una famiglia. Per questi minori riteniamo che l’ospitalità debba essere effettuata in struttura, per non ingenerare false aspettative di adottabilità e per non stravolgere la loro abitudine di vita comunitaria.
QUALI SONO I COSTI?
L’Associazione deve sostenere i costi del viaggio aereo, dei trasporti interni, delle assicurazioni, delle accompagnatrici e dell’organizzazione in Italia e in Bielorussia. Alle famiglie è richiesto un contributo.
CHE COSA DEVE FARE LA FAMIGLIA?
Durante il periodo di soggiorno il bambino è ospite della famiglia, che dovrà provvedere a nutrirlo, vestirlo e curarlo.
COME FACCIAMO PER LA LINGUA?
Solitamente non costituisce un problema: ogni 15/20 bambini c’è una interprete cui fare riferimento, ma le loro esigenze sono abbastanza semplici e risolvibili senza difficoltà. In pochi giorni i bambini imparano i primi rudimenti dell’italiano, tuttavia ricordate che il linguaggio dell’affetto non conosce frontiere. Viene messo a disposizione un breve e sintetico glossario di russo
E PER LA SALUTE?
I bambini sono sani, con i limiti detti sopra, per cui è raro che si debbano affrontare seri problemi di salute. I bambini sono coperti da assicurazione contro gli infortuni e le conseguenti spese ospedaliere e per le spese di ricovero per malattia. Per malattie di lieve entità, per cui si deve semplicemente chiamare il medico, le eventuali spese devono essere sostenute dalla famiglia ospitante. L’Associazione, tuttavia, assiste la famiglia ed è impegnata a ricercare medici volontari.
COSA MANGIANO?
Solitamente i bambini mangiano di tutto. In pochi giorni acquisiscono gli stessi gusti dei nostri bambini (pastasciutta, patatine, gelati ecc.). E’ bene che mangino vario e molta frutta, avendo bisogno di vitamine, soprattutto di quelle antiossidanti A (carote, frutta rossa, verdure) C (frutta, verdura, agrumi, peperoni) ed E (latte e derivati, olii, arachidi).
E SE LAVORIAMO ENTRAMBI?
Sarebbe lo stesso problema che avreste con i vostri figli. Durante il periodo scolastico i bambini frequentano la scuola, dove sono impegnati per la durata di un tempo pieno, mentre durante il periodo estivo hanno la possibilità di frequentare attività collettive organizzate dall’Associazione.
E DOPO?
Dopo avere ospitato un bambino per la prima volta è tutto più facile. Dopo l’intervallo di un anno potrete invitarlo nuovamente per un altro soggiorno fino alla quarta classe elementare nel periodo scolastico e fino al compimento del 14° anno nel periodo non scolastico, comunque compatibilmente con le norme in vigore che regolano questi soggiorni. E dopo potrete offrire questa importante opportunità ad un altro bambino.
IN CONCLUSIONE
Se i bambini ricevono molto dalla permanenza in Italia, anche le famiglie ospitanti ricevono altrettanto. Nascono, infatti, profondi legami d’affetto con i bambini e, di conseguenza, con le loro famiglie d’origine. Si creano nuove amicizie tra le famiglie ospitanti. Infine, è molto positiva l’influenza di questi bambini su bambini e giovani delle famiglie ospitanti e spesso è con loro che si creano i legami più tenaci e sentiti.
Insomma, la sensazione che rimane a chi ha ospitato uno di questi bambini è d’aver ricevuto molto di più di quanto abbia dato.