E’ trascorso altro tempo e Sasha continua nel suo difficile percorso, sorretto dalla illusione che potrà rimettersi in piedi. Lo affiancano degli psicologi.
In Bielorussia aspirava di diventare un cuoco e l’ospedale dove è ricoverato gli ha trovato l’opportunità di proseguire questo studio professionale, anche se le possibilità reali di praticarlo sono pressoché nulle. Ma per ora conta che ne ricavi degli stimoli positivi.
SASHA
08/12/2014